Biddulph, we love you

L’anno scolastico 2021-2022 è da considerarsi un anno speciale per diversi motivi: il ritorno in
presenza per tutti gli studenti di ordine e grado dopo due anni di pandemia, l’anno di inizio della scuola secondaria di primo grado per molti dei nostri ragazzi, il 35° anniversario del gemellaggio con la città di Biddulph, nel Regno Unito, con il comune di Fusignano.
Biddulph è una cittadina situata nello Staffordshire, non troppo lontana dalle più note Manchester e Liverpool, è considerata “il giardino della contea” per i numerosi parchi e zone verdi e nonostante gli anni passino, la relazione con Fusignano sembra non invecchiare affatto.


L’IC Battaglia collabora attivamente nel mantenere saldo questo legame anglo-romagnolo, la nostra scuola infatti, in un’ottica di europeizzazione sempre più sentita e concreta, organizza per le classi dei collegamenti in video chiamata con la Woodhouse Academy di Biddulph.
Per le classi 1B e 1C della secondaria di I grado, i collegamenti sono avvenuti rispettivamente il 13 dicembre 2021 e il 9 marzo 2022 (e se leggendo vi state chiedendo “perché così tanta distanza tra una classe e l’altra?”, bé, proseguite nella lettura e tra poco scoprirete la saga delle mirabolanti avventure nell’organizzazione del collegamento per la classe 1C, un susseguirsi di sfortune degne del miglior Lemony Snicket!). Ma andiamo con ordine.


Il collegamento co la 1B è avvenuto in prossimità delle vacanze natalizie, quindi le tradizioni del Natale sono state il principale argomento su cui imbastire lo scambio tra allievi. Ai ragazzi è stato chiesto di preparare una breve presentazione di sé e di descrivere le tradizioni natalizie della propria famiglia. Inoltre, per essere più informati sul Natale inglese, è stata assegnata loro una lettura sull’argomento.
Anzitutto, la preparazione stessa ha rappresentato un’occasione di arricchimento e scambio, la nostra scuola infatti ha la fortuna di essere frequentata da studenti con diversi background culturali, pertanto, gli allievi non si sono limitati alla descrizione del Natale secondo la sola tradizione cattolico cristiana, ma il campo è stato allargato a tradizioni diverse come quelle portate da studenti le cui famiglie hanno, ad esempio, origine cinese. Questi ragazzi hanno raccontato che non festeggiano affatto il Natale, ma contestualmente hanno individuato una festività simile per importanza e festeggiamenti, rappresentata dal Capodanno cinese. Celebrato nel mese di febbraio, le famiglie tirano le proprie case a lucido e bambini e ragazzi ricevono in dono del denaro come segno di buon auspicio. Altri compagni di origine marocchina hanno parlato di Eid, una delle principali festività della tradizione musulmana nella quale le persone comprano per l’occasione vestiti nuovi, i bambini ricevono regali, si cucina tantissimo e si visitano tutti i parenti.

Il Natale, pertanto, è stato interpretato dalla classe più come un concetto trasversale di tutte le culture, oltre che festività concreta. Detto questo, abbiamo messo altrettanta attenzione nel tradurre per i nostri amici inglesi meraviglie natalizie quali cappelletti in brodo, panettone e pandoro! Il giorno del collegamento i ragazzi hanno imparato che in Inghilterra per Natale è più diffusa la cena come momento di convivialità familiare rispetto al pranzo, che i bambini vanno di casa in casa a cantare i “Christmas carols” (i canti natalizi), che il menù prevede sempre del tacchino accompagnato da vari contorni a base di verdure. A Biddulph il 13 dicembre il Natale era già nell’aria, il giorno del collegamento tutti gli studenti indossavano assieme alle loro divise degli accessori natalizi, l’insegnante ci ha spiegato che quel giorno ci sarebbe stata una festa a scuola per lo scambio di auguri.

Ogni ragazzo in 1B ha avuto modo di avvicinarsi al computer di classe, presentarsi e fare due
chiacchiere con un ragazzo inglese e tutti, una volta superato un momento di iniziale imbarazzo dato dal doversi esprimere in una lingua straniera, sono stati in grado di capire e farsi comprendere. I ragazzi inglesi ci hanno salutati in italiano e detto qualche breve frase nella nostra lingua. Anche la classe 1C si era debitamente preparata sul Natale e tutti pronti e carichi di entusiasmo, erano in procinto del loro collegamento con Bidduph il 15 dicembre 2021. Da qui, la sopracitata saga di sfortunati eventi! Il giorno designato riceviamo un messaggio da Bidduplh che diceva che per via di un’emergenza dell’ultimo minuto non si sarebbero potuti collegare e che avremmo rimandato la chiamata al rientro dalle festività natalizie. Va aggiunto che per inspiegabili motivi, un alunno della classe con apparenti poteri divinatori, aveva previsto che qualcosa sarebbe andato storto (tale M.C., al quale auguriamo una florida carriera nella fine arte della previsione del futuro!). Fino a qui comunque niente panico. L’appuntamento viene presto rifissato. Data 2 febbraio. E niente, alla Prof. d’inglese (che poi sarei io) viene il Covid, quindi tutto salta di nuovo. Altra nuova data, ma questa volta è l’insegnante in Inghilterra ad essere stata colpita dal Covid. Insomma, la 1C ha dovuto attendere il 9 marzo perché ci fosse la giusta congiunzione astrale per la tanto agognata video-chiamata! E, se vogliamo dirla tutta, anche il 9 marzo sembrava a rischio, in quanto neppure la tecnologia inglese era dalla nostra parte. Alla fine, dopo vari tentativi e un cambio di piattaforma, i nostri eroi ce l’hanno fatta!

Come i finali gloriosi delle grandi saghe d’avventura, il collegamento 1C – Biddulph è stato un successo! Tutti e 25 i ragazzi hanno interagito con sicurezza e fluidità. Questa volta il tema erano le loro passioni e tra campioni di calcio, appassionati di disegno, di lettura, di video games e amanti della cucina, la conversazione è stata un grande arricchimento reciproco. Alla fine, ci siamo salutati con un caloroso “Byeeeee!” e persino un “we love you!!!” dedicato ai nostri amici inglesi! L’europeizzazione è la solida base che alimenta questo tipo di progetti, i ragazzi, attraverso uno scambio attivo, sono naturalmente portati alla curiosità verso culture e tradizioni diverse dalla propria, sempre accolte e percepite come un arricchimento del proprio bagaglio culturale ed emotivo.


I contatti con coetanei stranieri servono a formare menti tolleranti, curiose e consapevoli che si affacciano e che costruiranno il mondo di domani.

Al prossimo collegamento!
Prof.ssa Elena Tranquilli