Erasmus Plus - Febbraio 2023 - Azzorre

ERASMUS + Creative Methods in Special Needs Education 

Quando, dove e perché

Dal 19 al 25 febbraio ci siamo recate ad Angra do Heroismo, a Terceira, nelle Azzorre (Portogallo) per partecipare al corso “Creative Methods in Special Needs Education", promosso dal progetto Erasmus+. 

Arrivare all’isola non è stata una passeggiata: abbiamo viaggiato per 24 ore facendo tappa a Lisbona e, all’arrivo, siamo state accolte da Graça, una professoressa delle scuole superiori, che con estrema gioia e vitalità ci ha fatto conoscere le tradizioni e le usanze di queste isole situate nel bel mezzo dell’Oceano Atlantico. 

Le nostre aspettative 

Siamo partite con la speranza di crescere a livello sia personale sia (di conseguenza) professionale. La voglia di imparare e sperimentare cose nuove era tanta, così come quella di conoscere nuove persone e culture. La speranza maggiore era quella di tornare ancora più motivate a fare questo lavoro... Sarà stato così?

Il primo impatto

Sin dai primi giorni siamo state travolte dal folclore azzorriano: in quei giorni si stava festeggiando il carnevale, una festa molto sentita dalla comunità locale. A differenza del pensiero comune, tale festività non viene celebrata per attirare i turisti, bensì per aggregare gli abitanti dell’isola e “staccare” dalla vita di tutti i giorni. Questo è il motivo per cui, durante i giorni di festa, l’intera isola sembra “fermarsi”: le scuole e le attività sono chiuse e gli abitanti riposano durante il giorno per festeggiare con spettacoli e musica dalla sera alla tarda notte.

L’incontro con le colleghe estoni e spagnole

Abbiamo condiviso questa esperienza insieme ad altri due team di colleghe, provenienti dalla Spagna e dall’Estonia. La sintonia che si è creata si è rivelata fondamentale per rendere il corso coinvolgente e divertente. Siamo riuscite a creare un gruppo che non si trovava solo per imparare e frequentare il corso, ma era insieme sempre, dalla mattina alla sera, condividendo la maggior parte delle esperienze. 

Il corso

La settimana è trascorsa molto velocemente, tra lezioni teoriche, pratiche, momenti di svago e di scoperta del luogo, tra tradizioni, natura e cibo.

Il corso, tenuto dalla professoressa Flavia Medeiros, prevedeva una prima parte di lezioni teoriche sull’inclusione e sul modello scolastico portoghese e una seconda parte pratica sulle attività da proporre in classe. Durante quest’ultima, noi docenti ci siamo calate nel ruolo dei nostri alunni, secondo il metodo learning by doing proposto dal famoso pedagogista John Dewey. Le attività si sono concentrate sulla gestione e sulla condivisione delle nostre emozioni, elaborate attraverso vari linguaggi espressivi: pittura, costruzione con materiali di riciclo, disegno, scrittura e drammatizzazione. Una delle attività per noi più belle e significative è stata la realizzazione di un paesaggio dipinto con i piedi. 

Cosa ci siamo portate “a casa”

Abbiamo cercato di fissare nella mente tutto ciò che abbiamo vissuto e sperimentato durante questa esperienza, per portare “a casa” un bagaglio ricco di proposte da condividere con i colleghi. 

Abbiamo imparato che la sorpresa è fondamentale per coinvolgere i bambini e che qualsiasi proposta didattica può (e deve) essere adattata alle caratteristiche ed esigenze della classe. Abbiamo visto con i nostri occhi che spesso valutare è più utile a noi che ai bambini e che il confronto con il gruppo è sempre formativo perché consente di vedere le cose da un punto di vista diverso dal proprio, arricchendo le attività proposte e, di conseguenza, portando a risultati migliori.

Conclusioni

Arrivate a questo punto, ci sembra giusto rispondere alla domanda iniziale; perciò, ci sentiamo di dire che sì, siamo tornate ancora più motivate e con tanta voglia di condividere con i colleghi e le colleghe ciò che abbiamo imparato, sperando che ne facciano tesoro come abbiamo fatto noi. 

Per concludere, ci sembra giusto citare ciò che ha rappresentato un po’ il nostro percorso, una frase semplice ma per niente scontata:

 

“Every student can learn, just not on the same day or not in the same way”. 

(Ogni studente può imparare, solo non nello stesso giorno o nello stesso modo)


Un grazie speciale alla professoressa Fabia Milanesi che ci ha dato l’opportunità di vivere questa magica esperienza fornendoci un supporto costante prima, durante e dopo.

Ringraziamo la nostra DS, la professoressa Pierangela Izzi, e la nostra DSGA, la signora Barbara Prunelli che hanno reso reale ciò che a noi sembrava un sogno lontano.

Il team:

Giorgia Guerrini, Alessia Pirazzini, Daniela Romano, Giorgia Silvagni, Matilde Taroni